de andrè menzogne
novembre14
questa canzone mi commuove sempre
stamani sul blog di bassini ho scritto, a proposito di chi su internet si finge altro-i: ‘Che tristezza dover mentire per essere’
e poi, inaspettatamete ho pensato che, in fondo, è un po’ ciò che succede agli scrittori: vivono in altri personaggi, si immedesimano in altre vite, esistono anche per riflesso in ciò che inventano, nelle loro belle menzogne… magari, a volte, per lunghi periodi anche, abbandonano il reale per la finzione…
ma perché non suona? auffa che imbranata che sono!e pure malaticchia ancora…
Ah, è un problema del file? Credevo fosse del mio computer che non lo riconosce…
si ma sono due tipi di finzione diversi…vado a vedere cosa hai scritto di la’
e certo, diverse sì ci mancherebbe; mi chiedevo se originate dallo stesso bisogno però…
Cinzia, forse l’hai caricato nel mediablog come “documento” (cioè con “aggiungi file”, invece di “aggiungi un audio”).
Detto questo, aggiungo in merito all’argomento questo.
Sarebbe inutile negare che per tutti quanti abbiano un blog, questo è un po’ un “palcoscenico”, che si reciti un po’ la parte di “quello che vorremmo essere”; dici bene, questo sì è uno “spirito” simile a quello dello scrittore.
Il problema è quando tutto questo è manifestazione di uno squilibrio della personalità. Quando diventa ossessione dell’affermazione di sé. Quando porta all’inganno dell’altro.
Avviene anche nella vita quotidiana; hai presente quando del pluriomicida tutti i vicini di casa affermano “è una persona per bene, mite…”
Figurarsi quanto sia difficile accorgersi, soltanto attraverso le parole scritte su uno schermo, delle finzioni, delle doppiezze, del malanimo mascherato… a volte dietro anche l’anonimato.
Ma l’ho fatta troppo lunga, scusami.
Guarisci presto :)))