ingarbugliata…
Eh sì, per ora scrivo poco sul blog (e quasi niente altrove) e giro anche poco sul web… Ingarbugliamento da inizio d’anno scolastico. Per scrivere scrivo… programmi relazioni progetti… Buoni propositi, insomma. In genere riesco a tener fede, poi; ai buoni propositi dico.
Ci vorrebbe poco a farmi felice, da insegnante (stipendio a parte): un’aula con le pareti bianche, la carta igienica e il sapone in bagno, un distributore del caffè e il cestino vuoto a inizio lezione. Cosine… che non ho e a molti, certo, parrà strano. Così è: aula con pareti da guerra dei mondi ( iproiettili dovevano essere carichi d’inchiostro, gomma da masticare e caccole suppongo…), niente di niente in bagno (per gli allievi porto io e nascondo nell’armadietto che, sempre io, a mie spese, ho acquistato per tenere parti e partiture che, indovinate?, ho comprato io!), nessun distributore (puoi pure morire sognando un caffè…), niente termosifoni il pomeriggio (e infatti ho comprato pure la stufetta: caldobagno, ché tanto in un ‘bagno’ mi pare di essere) e il cestino perennemente straripante. E comunque si comincia, anzi si è già cominciato: colleghe abbronzate, ingrassate, dimagrite… e tutti invecchiati, pure io. Gli allievi no! Sono ancora carini come li ricordavo e pestiferi, cresciuti alcuni, soprattutto le ragazzine; simpatici. Mi mettono allegria gli allievi, mi fanno sentire viva e utile. Ve l’ho detto? A me insegnare piace un sacco.
La dura vita dell’insegnante…
[..] Cinzia Pierangelini, scrittrice semisconosciuta (eccezionale) e musicista, nella vita insegna in una scuola dell’obbligo. Vi invito a leggere cosa manca nella sua scuola e nella sua aula: http://cochina63.splinder.com/post/13831182/ingarbugliata E per [..]
La dura vita dell’insegnante…
[..] Cinzia Pierangelini, scrittrice semisconosciuta (eccezionale) e musicista, nella vita insegna in una scuola dell’obbligo. Vi invito a leggere cosa manca nella sua scuola e nella sua aula: http://cochina63.splinder.com/post/13831182/ingarbugliata E per [..]
Ci sono lavori che mettono a dura prova la passione. Insegnare credo sia uno di questi. Eppure sono altrettanto convinta che vedere la luce della comprensione e della cultura accendersi negli occhietti vispi di quei pestiferi ragazzini valga… tantissimo.
E’ bello sapere che ci sono insegnanti come te, Cinzia. Mi fa ben sperare per le mie nipotine.
Laura
Di questi tempi è raro incontrare un’insegnante così entusiasta del suo lavoro. E’ buono per tutti, per te che vai a scuola col sorriso, anche se qualche volta un po’ tirato, e per loro che ti vedono così.
pare impossibile, a me, ma… udite: è arrivato ildistributore di caffè!!! e stavolta NON l’ho pagato io! viva il nuovo preside, sono a un terzo della felicità!
p.s. non siate negativi: molti insegnanti sembrano arcistufi del loro lavoro ma poi, quando entrano in classe, si trasformano (molti, non tutti… ovvio). ‘Dare’ fa sempre bene e rende migliori e insegnare contribuisce a illuderci di non invecchiare.
ovviamente c’è sempre quel professore rompi scatole, che entra in classe il primo giorno di scuola ecominciaad urlare in faccia a dei poveri ragazzini su cosa è o non è giusto fare! credo che gli insegnanti come te servano…anche per stimolare la voglia negli alunni stessi…
be’, c’è da dire che io insegno violino, probabilmente sono avvantaggiata nel rapporto coi ragazzi, forse… (sebbene non sia proprio lo strumento che tutti invocano come potrete immaginare, sigh)
la mia insegnante di violino era una tipina piccola piccola, con un caschetto di capelli biondi e dei bellissimi occhi castani.
Non c’entra nulla, ma grazie per il ricordo che hai fatto riaffiorare…:)
uh.. e come si chiamava?
Onore a te cochina bella. Ho sempre creduto che l’insegnante dev’essere una passione prima di un mestiere,la vs.responsabilità è enorme. Sai cochina bella, questo tuo celestino mi ha conquistato, sei fortunata, sennò le sviolinate non mi incuriosirebbero così. Oggi sono secco come la tua meravigliosa terra in estate.
e chi lo cambia, questo celestino… se può dare una mano alle ‘sviolinate!’
ciao