ispirazione
Cerco di far chiarezza, un po’. Leggo molte cose, a casaccio e senza ritenerne granché a causa della mia memoria malata che funziona davvero poco.Da quando ho pubblicato cerco anche di capire cosa cercano le case editrici, cosa scrivono i coevi,di cosa è fatto questo mondo che ho sempre accarezzato solo attraverso una copertina… di qualcun altro. Molto non mi piace, non mi piace lo stile per dirne una. So che da alcuni non è ritenuto fondamentale e, a livello di principio, sono d’accordo. Ciò che conta, mi dico, è la storia, quello che si ha da dire.Vero.Però, alla fine, quando leggo, dallo stile mi faccio prendere, una frase può rapirmi. La scrittura come la musica. Lo scrittore come il compositore. Un rigo come un intervallo, magari solo uno, che ti penetra l’anima però. Sarà una deformazione del mestiere, mio, di musicista, ma trovo che lo stile, la voce dello scrittore, sia fondamentale… Così a volte penso che dovrei scrivere come si vorrebbe (nella stragrande maggioranza) semplice o alternativo, spiazzante o lineare… per rientrare in qualche canone attuale; e infilarci anche qualche cosa di sesso, ché tira tanto; o un mistero, un giallo, una puttana, un po’ di droga e delinquenza, di politica… Poi mi siedo al pc, prima davanti a un foglio in realtà, e parte quella mia vocina interna che fa tutto da sola, detta e s’impone, tirannica, e se ne frega delle storie che avevo pensato, di idee sensazionali e argomenti scabrosi; e arrivederci a tutti i progetti di gloria.Finisce che scrivo come dice lei. Sono in cerca d’umiltà, mi chiedo… mi valuto, mi metto in crisi… eppure sono schiava. La verità è che io scrivo così, con quella voce, quelle storie. Ogni ragionamento è inutile.
Continua così: uno scritto originale, ma senza stile, è come una bella donna senz’anima.
Renzo
Ehm… hai mai provato a scrivere un’ ‘opera’? Se hai fatto armonia potresti approfondire la composizione, eh?
Ci pensai anch’io all’epoca del conservatorio, ma poi, dando uno sguardo al corso di composizione, mi cascarono le braccia…
ma sei matto?un’opera? ma sei matto?
puoi iniziare a musicare il tuo romanzo, riducendolo prima a opera teatrale, libretto, poi ti metti sotto con la partitura…
Puoi farne anche un’operetta.
mi sa che avete un’idea un po’ semplicistica di opera e operetta!e di composizione pure…
la storia esiste, i personaggi hai un baritono… primo atto secondo e terzo, equivale alla trama… i sentimenti da mettere negli accordi pure… vale sempre la pena provarci.
pensa che io feci leggere una storia a un agente letterario. Lui me la boccio come romanzo ma la consider; adatta a una fiction tele isiva. Infatti, fece fare il soggetto da uno sceneggiatore e la propose a diverse televisioni anche all-estero. Non se ne fece nulla per[ l-idea fu ottima…
prima dei sentimenti dovrei metterci gli accordi! ragazzi non scherziamo su!
per il tema in C: Dm-C-G7-C-C-F-G7-C
oppure:C-F- G7-C
ma non ti vergogni(luciotto) a dire ad una violinista quali sn gli accordi???????? mi sembra ovvio che li sappia già!! o forse no..
Oppure questo tema per il soprano in un’aria in C: Fm-B7-Mb-Fm-Bb-Mb-Am-D7-G-Am-D7-G-G7-Cm7-F7-Bbm7-Eb7-A-D7-Gm7-C7-Fm-Bb7
Caro UA, certo che il ‘maestro’ Cinzia li conosce, ma il mio era solo un consiglio d’incoraggiamento…
mamma mia che ruffiano…”Il M° Ciniza”??
Scusa, io non so che titoli hai tu, oltre a quello di utente anonimo, ma entrambi, io e lei , abbiamo quello che hai nominato tu… nella vita bisogna far pure qualche cosa, eh? caro amico…
tu sei anche un musicista CARO AMICO? e cosa suoni?
Allora, vediamo se lo indovini; però, senza andare a sbirciare sul mio blog, eh?
Originalmente è uno strumento antichissimo, anche gli egizi, greci e romani lo usavano( sugg: in battaglia…) Solo nell’ottocento raggiunse la sua perfezione, grazie a un ufficiale francese di nome Arban… Da quel momento fu usato anche nelle orchestre operistiche…
boooooooooooo… tamburo militare? cornetta? o cos’ altro?
tra l’altro non amo manco l’opera…invece voi sì, mi state facendo divertire!(cmq in armonia sono una schiappa, detto tra noi…)e di composizione non ne ho studiata per niente. Sono una misera violinista… tutto qui.
ché poi, vorrei dire, si è anche un tantino ot!la discussione era sulla scrittura…
Ah… UA, ‘mi eri quasi cascato sul pisello!’ avrebbe detto Mike Bongiorno.
La tromba! era la risposta giusta… Comunque, se vuoi saperne di più, vienimi a trovare sul mio blog, così lasciamo in pace Cinzia…
ok ti verrò a trovare..
C’è qualcuno che parla di composizione, armonia, conservatorio…
mi sa che si limita a strimpellare una chitarra…
Be’ i violinisti non funzionano ad accordi come i chitarristi, ciò non toglie che io sia una sega in armonia. la composizione è un’altra cosa, non fa parte degli studi dello strumentista e a me non è mai neanche passato per la testa di provarmici…Avevo già il mio da fare con lo strumento. Ragazzi la musica è difficile…mica si scherza! In assoluto la cosa più difficile che io abbia mai studiato!
la cosa più difficile che io abbia mai studiato è stata la matematica…che poi mi sono sempre chiesto a cosa servisse!
be’ la matematica è una cosa per intelligenti… io non l’ho mai capita, ma la musica è più difficile: fidati!
Per me, nel momento in cui una persona suona correttamente un semplice brano musicale o scrive un racconto breve comprensibile e’ di per se un musicista e uno scrittore. Arte non e’ sport, dove si deve vincere!
luciano